Principessa Papavero
ovvero
Proserpina e i papaveri
Principessa Proserpina si perde tra i prati,
confusa e svagata ha la mente:
dal capo le pende
purpurea corona di rossi papaveri,
Nel verde pistacchio svolazzano i pollini
Principessa papavero ha pelle di petalo,
profumo di primule,
pensieri perenni
di pace pacata e perfetta.
Prodigio puntuale, passeggia.
Promette:
peonie, pulcini, paesaggi pastello,
poi pergole ombrose di tenere foglie
pavoni smeraldo che tubano piano
nel fondo
del quadro profondo,
dipinto a acquerello.
Incontra sua madre in un campo di grano.
Perplessa,
- è passato assai tempo! -
trattiene, trattiene un momento
il pallido piede tremante ...
Poi corre, e in un salto la prende,
la stringe al suo petto pulsante.
Se adesso lei piange commossa,
dal cielo caduta è una goccia…
e piove e, nel prato, si apre
una pozza
profonda di acqua turchina
“ Attenta! Attenta bambina! “
Le grida la mamma regina
“Non specchiarti Proserpina!”
Le dice e sul capo la bacia
Ma già nel cielo si sente un gran botto
e tuona e piove a dirotto
Nel prato si è aperto un gran pozzo
Sul capo un purpureo papavero si affloscia,
le pende un po’ sghembo di lato...
Perplessa,
Proserpina lascia
la mamma abbracciata
Curiosa,
percorre lo spazio
nel tempo di un bacio,
si affaccia
nel pozzo pauroso
e si specchia.
Nell’acqua sorride l’Estate
che giunge dall’alto
e svolazza,
immota, ingrata farfalla
che ha ali immense e bagnate
.
E poi cade,
Proserpina cade
-perpetua caduta -
nel baratro aperto dell’Ade!
E ,ancora una volta, irrompe l’Estate.
(da "Principesse metamorfosi")
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