“Cantico dei Cantici”,
e al favoloso
“Le mille & una notte”
ecco a voi:
La padella d’oro
ovvero
Le favolose
avventure
della moglie
di Alì Ala-dyn
Fiaba teatrale
in simil-dialetto siciliano
Personaggi:
1 Passante
2 Passante
Comari & signorine
Vecchio venditore ambulante
(lo zio mago di Alì Ala-dyn)
Amina, la moglie di Alì Ala-dyn
La sua gatta Morgantina
1 Sogno d’oro
2 Sogno d’oro
3 Sogno d’oro
Dormi-veglia
Alì, pasticciere della reginetta di Saba
Re Salomone sapientissimo
Corteo lussuosissimo di re Salomone
Animali preferiti di re Salomone:
il Pappagallo & il Coccodrillo,
il Serpente & il Tucano,
la Giraffa & il Leone
che
Visir, Ciambellano & Maggiordomo
si portano in braccio
(anzi, per essere precisi,
dentro le loro mani, infilati come guanti,
perché burattini sono).
Alì Ala-dyn
Reginetta di Saba
Salvatore, l’incantesimo ovvero: l’incantesimo Salvatore
C'ERA UNA VOLTA A ...
BAALARM
Primo Passante:
“Cc’era na’ vota ne la beddissima città di Baalarm … “
Secondo Passante:
“Baalarm?”
Primo Passante:
“ Sì! Baalarm...
questo fu il nome di Palermo
antica, antica
dei tempi in cui, dal mare, tantissimi giunsero arabi saraceni
e… accussì,
d’inverno, ne lu beddu casteddu chiamato Kastr,
d’estate, nell’altro,
chiù beddu ancora,
di Maredolce alla Favara,
regnavano dei beddi principi
che Emiri erano chiamati …”
Secondo Passnte:
“Haju capito, cumpari…
E allura?
Primo Passante:
Allura...
a Balaarm
si cunta e s’arricunta cà…
Vecchio venditore ambulante
(in realtà lo zio-mago di Alì Ala-dyn):
”Tigani, pignatte & padedde, cummari & picciottedde,
mai accussì bedde pignatte accatterete
& più lustri tigghi ntra’ u’ furno infilerete
pi cucinari dulci & dulcetta & milidda fragranti…”
” Tegami, pentole & padelle, signore & signorine,
mai così belle casseruole comprerete
& piu’ scintillanti tortiere nel forno infilerete
a cuocer dolci & dolcetti & biscotti fragranti…”
E le passanti & le comari se le comprano tutte, tutte … tranne …
Vecchio venditore ambulante:
”Oro, oro, oro…
Manco il signore Emiro si accattò questa padella!
Chi mi compra la padella d’oro?
E chi se la compra?
Oru, oru, oru…
Chi sta’ bedda padedda mi accatta?
E chi se la vuole comprare?”
La moglie di Alì Ala-dyn:
“ Ma quanto mi costa la tua padella d’oro?
Quanto mi viene a costare? “
Vecchio venditore ambulante:
“Niente ti viene a costare, bella picciotta,
a te la vendo volentieri quasi per niente,
la padella quasi ti regalo, ragazzina …”
La moglie di Alì Ala-dyn:
“ E come quasi per niente, ambulante?
E come ??? ”
Vecchio venditore ambulante:
“ Ragazzina, io te la vendo tutta risplendente
Picciottedda, io te la regalo proprio
se in cambio mi trovi una lampada vecchia,
veramente una cosa da niente …”
La moglie di Alì Ala-dyn:
“Ma quale picciottedda?
Non sono ragazzina signorina:
sono signora Amina …
ed ieri mi sposai con Ala-dyno
con bellissimo, cerimonioso matrimonio …
Sono signora Amina,
Non tengo lampade vecchie, nella mia casuzza bella,
tra le palme & gli ulivi dei giardini,
tra i noccioli, i limoni & i fichidindia,
nella mia casuzza nuova, io tengo solo
mobili & soprammobili splendidissimi
cassapanche d’ottone risplendenti
specchi di rame lucido,
lumiere di cristallo & argento fino !”
Vecchio venditore ambulante:
“ Conosco Alì Ala-dyn, signora Amina,
& conobbi sua nonna …
In chiuso sgabuzzino conservava una lampada ammaccatela,
rugginosa & vecchia dei tempi di Salomone:
mi disse che il re sapientissimo la volle regalare a una regina,
alla reginetta di Saba la volle regalare
e gliela regalò a quei tempi dei tempi…
Mi disse che la reginetta se la portò sul cammello,
se la portò a casa sua, in Arabia felice,
E poi la regalò al suo pasticcere,
al pasticcere Alì la volle regalare
in cambio di un pasticcio di mandorle pistacchiate
e datteri di Palmyra & uvetta passulina
ch’era un capolavoro …
E il pasticcere Alì la regalò ad Alù,
figliuzzo bellissimo
che ebbe da Yasmina,
e il figliuzzo lo regalò pure a suo figlio,
che si chiamava Alà
e il figlio sempre a suo figlio
lo regalò…
finchè giunse ad un certo Dyn
che se ne venne in Sicilia al tempo della conquista,
con Al Aglab conquistò tutta la Sicilia bella
- E sia gloria per questo ad Allah misericordioso! -
ed iddu fu il nonno della nonna di Alì Ala-dyn…
Hai capito, Amina? “
Amina:
“Mi hai confuso tutta la testa con queste storie che dici….
Ma ti cercherò la lampada ammaccatela,
se proprio ci tieni,
ti cercherò quella lampadazza vecchissima,
se pure esiste
& favola non è
o chiacchiera di ambulante…
Voglio la tua padella d’oro,
‘a padedda d’oru voglio,
per metterla nella cucina di maiolica bellissima
che tengo nella casuzza mia risplendente…”
Musicaaa!
Amina & il mago si ballano una tarantella
Poi,
mentre la moglie di Ala-dyn si allontana un attimo
per andare a casa a cercare la lampada,,
lui danza da solo,
tutto contento,
e si sfrega le mani per la soddisfazione
e rivela al pubblico la sua macchinazione:
“ Quella picciotta Amina
è un poco stupidazza…
e, se mi porterà la lampadazza,
anche Aladyno mi sono messo in tasca!
E che è, che non è,
in un battibaleno,
tutto si perderà, casuzza & terre
che risplendono al sole… & i giardini pure…
Tutto mi prenderò grazie al suo Genio!”
Se ne ritorna intanto Amina con in mano la famosa lampada rugginosa
&
fanno lo scambio.
Venditore ambulante:
“ Bacio le mani, signora Amina bella, me ne salgo sulla montagna di Monreale… perchè , come ci dice il proverbio:“ Cui va a Palermu e ‘un vidi Murriali, si ni parti sceccu e torna... animali!”
E salutami tanto Aladyno… e salutamelo tanto!”
Se ne va il mago-ambulante lemme, lemme con il suo carrettuccio
&
allora…
quella capricciosa d’Amina…
Amina:
“Padel, padella,
sei d’oro & troppo bella,
padella, padellina
non ti metterò in cucina!”
Si rivolge ora al pubblico
Amina:
“Troppo bella mi pare per la cucina ,
troppo bella è questa padellina!
Quasi, quasi io ci faccio dormire la gatta,
Morgantina bianca & bellissima, ci faccio dormire,
& su un cuscino di broccatello bello ce la faccio dormire!
Pissi, pissi...
vieni, vieni Morgantina bella,
vieni qui da Amina tua
che ti vuole annacare
Pissi, pissi...
vieni, vieni…
Vieni, gioia mia, vieni!”
E se ne entra la gatta bianca Morgantina bellissima
e la signora Amina se la coccola & accarezza...
“ Miao miao…” fa quella, contentissima,
“ Ron, rooon…” dice & fa le fusa…
Poi la sistema nella padella d’oro,
su un cuscinetto di broccatello bello,
proprio accanto al lettuccio, che la cameriere
(che sarebbero le passanti di poco fa)
le hanno preparato per la notte
con trapunte ricchissime & ricchi cuscinoni.
Erano di raso d’oro a quadretti d’argento
iddi beddissimi cuscinoni!
Amina:
“Dormiamo, Mrgantina bella, che domani
Ala-dyino mio se torna dal viaggio che si fece,
e a me, mi deve trovare bella riposata…
con la pelle, morbidissima & setosa & risplendente
e a te pure col pelo morbidissimo
& setoso & splendente, ti deve trovare…
Dormiamo, gioiuzza mia, e che la padella nuova & dorata
sogni bellissimi ci porti veri sogni …d’oro!
E dormono…
E, mentre quelle dormono se ne entrano i sogni d’oro…
E ballano,
tutti scalmanati…
E mentre quelli ballano,
ad Amina & a Morgantina ci sembra di svegliarsi
e si guardano tutt’attorno e si stropicciano gli occhi pure
e, poi, si alzano,tenendosi per mano, tutte timide & stupite...
Ma non si sono svegliate invece,
nei sogni d’oro soltanto sono entrate!
Primo Sogno d’oro:
“Avanti, accomodatevi, che vi facciamo sognare!”
Secondo Sogno d’oro:
“Noi siamo quei sogni bellissimi che tutti volete fare…”
Terzo Sogno d’oro:
“Noi siamo i sogni d’oro…
Chi ci vuole accattare?”
Primo Sogno d’oro:
“E per accattarci, voi dite, che si deve fare?”
Secondo Sogno d’oro:
“Semplice:
Con una gatta bianca ci si deve accompagnare…”
Terzo Sogno d’oro:
“Su una padella d’oro la si deve annacare…”
Primo Sogno d’oro:
“E annaca qua e annaca là …”
Secondo Sogno d’oro:
“E poi…,
poi, ci vuole pure il dormi-veglia…”
Terzo Sogno d’oro:
“Dormi-vegliaaa!
Dormi-vegliaaa!
Ehi! Dormi-veglia! Ci vogliamo avvicinare, gentilmente?”
Ed entra…
con passo solenne & cadenzato
&
con nu’ bellu turbante in capo,
se ne entra il Dormi-veglia
che ci sono alcuni che se lo immaginano
come gatto
malizioso & grosso,
tutto di pelo rosso & arruffato,
e ci sono altri, invece, che se lo immaginano
come grasso
picciotto dal faccione accussì,
ma pure viddano & dispettoso assai,
perché, come il gatto degli altri,
sempre rosso malpelo è …
Una cosa, però,
è certa…
che il Dormi-veglia è persona importante,
persona di riguardo…,
come maggiordomo è,
come Ciambellano del Signore nostro Principe Emiro:
Gran Ciambellano dei sogni
iddu è.
Dormi-veglia:
“ Vogliamo cominciare?
Signori Sogni,
ci vogliamo allineare?
Senza spingere, però,
uno alla volta...
Facciamo attenzione...
che vi conduco la contraddanza…
Musicaaa,!
Abballate, signori Sogni!
Abballa bedda picciotta,
e pure Morgantina!
Abballa tu & abballa tu!
Abballate tutti... abballaaate!
E... si nun abballate bonu
non vi cantu & non vi sono!"
E
battendo u tempo col piede,
stu’ Dormi-veglia forsennato,
si dirige la contraddanza:
E uno, e due e tre!
Sta’ contraddanza troppo bella è,
che di sogni intrizzati è filata,
sta’ contraddanza tutta dorata…
E uno e due e tre!
Entra nei sogni pure te!
(e acchiappa Amina con la sua gatta…)
Che di sogni è fatta la vita,
anche se pare una frittata…
E uno e due e tre!
Ancu si pari na’ vastasata,
ci pigghiammu questa frittata,
e coi sogni ce la indoriamo
ogni notte piano, piano…,
E uno e due e tre!
Nella padella ce la friggiamo
la sola vita che noi abbiamo…,
E uno e due e tre!
Nei tuoi sogni puoi essere re,
e, se sei fimmina, sarai regina
in contraddanza fina, fina…,
E uno e due e tre!
Oggi a mia, dumani a tia,
semu tutti in compagnia,
dietro ai sogni
noi corriamo,
dietro ai sogni
noi abballiamo….
Abballate signori Sogni1
Abballa bedda picciotta…
e pure Morgantina!
Abballatu & abballa tu!
Abballate tutti!
Aabbaaallate!
E si nun abballate bonu
non vi canto e non vi sonu! "
Primo Sogno d’oro:
“ E uno e due e tre!
Questa Amina pizzuliata
la casuzza s’ è giocata,
terre & giardini
per una padella,
le rimane solo quella…”
Secondo Sogno d’oro:
“ E uno e due e tre!
Ma la padella è d’oro finu
e la gatta fa le fusa,
Morgantina con la padella ,
aiuteranno sta’ picciottedda...”
Terzo Sogno d’oro:
“ E uno e due e tre!
Vieni, vieni, Amina bella,
con Morgantina & la padella;
Morgantina è una maga,
‘a padedda è fatata…
E uno e due e tre... “
E sta’ contraddanza scatenata,
comu di bottu s’ è fermata!
Dormi-veglia (a gran voce) :
“Avanti con il primo Sogno d’oro, avanti!“
E batte le mani…
Primo Sogno d’oro: (con bellissimo inchino )
“ Corteo della reginetta di Saba che se ne va in visita al re Salomone sapientissimo…”
???
Primo Sogno d’oro:
“Ma dov’è ? “
Ma dove è andata a finire ??
Reginetta di Sabaaa…
Reginetta di Safaaaa… “
Entra il pasticciere Alì,
tutto affannato
Alì:
“ Quella dice che non è pronta,
quella dice che non può venire!
Quella dice...
di andare avanti col Sogno d’oro n. 2…
che ancora si sta preparando…
e poi, idda verrà, verrà…”
Primo Sogno d’oro, costernato:
“ E quando verrà, ah? ”
Alì:
“Verrà…. poooi…”
Primo Sogno d’oro
(che si vede che gli viene… gli viene quasi da piangere, mischinazzo):
“E tu chi sei, eh? “
Alì:
“ Io sono Alì, il pasticcere.”
E interviene il Dormi-veglia,
che è…
veramente quello è
arrabbiatissimo,
veramente troppo arraggiato
Dormi-veglia:
“E come non è ancora pronta?
E che sta facendo? “
Ali’:
“ Quella si sta facendo ancora il bagno…
e vuole…
Non ci bastava il latte vero di asina,
nell’acqua del bagno,
quella ha voluto:
la mirra e l’incenso,
e ancora non era contenta..,
E poi ha voluto…,
nell’acqua del bagno,
quella ha voluto pure:
petali di rosa & petali di gelsomino
pro-fu-ma-ti-ssi-mo...
e ancora non era contenta…
E adesso quella vuole…,
nell’acqua del bagno, -
quella vuole pure: chicchi di zenzero
& petali di non-ti-scordar-di-me!
E ci sta facendo impazzire...
Tutta la corte al completo
sta facendo impazzire!
E dove lo troviamo questo non-ti-scordar-di-me?
E dove lo possiamo trovare?
E dove lo troviamo lo zenzero?
Io lo vado a cercare!”
E scappa…
Dormi-veglia:
“ Cooose da pazzi!
E passiamo al Sogno d’oro n. 2, allora,
dato che ci siamo obbligati
dalla vastasaggine di certa gente!”
Il Sogno d’oro n. 1,
imbarazzato, veramente molto imbarazzato,
gli dice qualcosa all’orecchio:
Dormi-veglia:
“ Ma quale riggina & riggina!
Ma fammi il piacereee!
Fare ritardo è vastasaggine…
e poi…
i Sogni d’oro… allineati, si devono sognare
E tu, questo, bene lo sai!
E pure lo sapevi prima! “
E il Sogno d’oro n.1,
mortificato, veramente molto mortificato,
si deve ritirare
Secondo Sogno d’oro (con bellissimo inchino):
“ Corteo del re Salomone sapientissimo
che se ne va a incontrare
la reginetta di ...
Sabaaa!“
E…
se ne entra
un corteo…,
un corteo…,
un corteo, signori,
che accussì non lo vedevate
dal tempo di re Carlo Magno imperatore!
Secondo Sogno d’oro:
“E ci sono:
Suonatori di tamburello,
suonatori di mandolino,
suonatori di tricchete-tracchete…
E ci sono:
ballerine orientali,
ballerine occidentali,
ballerine meridionali…
(e tutte quante bellissime!)
E ci sono:
guardie del corpo col turbante rosso,
guardie del corpo col turbante giallo,
guardie del corpo col turbante azzurro…
E ci sono pure:
Visir & Ciambellani,
e poi Maghi & Ciarlatani,
maggiordomi & camerieri,
e poi cuochi & pasticceri…
E ci sono ancora… “
“ E basta!!! “
Fa il Dormi-veglia,
il quale si tiene per mano Amina,
la quale si tiene per mano la gatta sua bellissima Morgantina ..
Dormi-veglia che ora è tutto arraggiatu, veramente troppo arraggiatu :
E cerchiamo di non esagerare, ogni volta,
con tutto questa apparenza di lusso,
signori Sogni,
che è tutto strusciu di carta senza cubbaita,
e poi, portate sempre troppa gente…
e qui non si circola,
qui, non si può circolare proprio! “
e fa sciò sciò con le mani
“ E tu, questo, bene lo sai!
E pure lo sapevi prima! “
ci dice, arraggiato, il Dormi-veglia
al Sogno n. 2,
e quello, mortificatissimo, si deve pure ritirare
Dormi-veglia:
“ E andiamo al Sogno d’oro n.3…
E vediamo che cosa ci ha apparecchiato, vediamo…
Sono curiooso…”
“…Un momento,un momento...”
Ed entra di corsa il pasticcere Alì
con una tortiera in mano…
Dormi-veglia:
“ E che vuoi?
E che vuole questo, ancora? “
Alì :
“ Ho portato la cubbaita…”
Dormi.veglia:
“ Ma quale cubbaita? “
Alì:
“ La cubbaita che dicevi prima…
Ve l’ ho fatta con:
mandorle, noci, sesamo
& miele cotto,
che è un vero capolavoro! “
Dormi-veglia:
“ Ma qui non si può parlaaare…
Ma qui non si può neppure parlaaare accussì ,
tanto per babbiaaare…
Ma quello era un proverbio,
Quello era un modo di dire…
Era un modo di dire
per dire appunto
che questi sogni qua
troppo lusso fanno
che è solo “sruscio di carta”, appunto,
come te lo devo spiegare…
che tanto, quelli,
inconsistenti sono,,
sono… sogni
appunto!, ”
Ali’ :
“ Come vuole Vossignoria illustrissima…
Epperò...
ora che l’ho preparata,
ce la possiamo pure mangiare, no? “
Dormi-veglia
(che si guarda la cubbaita, ora se la guarda bene) :
“ E mangiamocela, và…”
e cominciano a servirsi:
lui, i Sogni, Amina
&
la gatta Morgantina
“E valla offrire pure a re Salomone, và…
che è rimasto pure senza regina di Saba!
E valla a offrire pure al suo corteo lussuosissimo, và…”
E quello va
&
mangiano ...
“E valla offrire pure al pubblico, và… “
???
Alì, i Sogni, Amina
&
la sua gatta Morgantina
&
pure Salomone, col corteo lussuosissimo,
smettono di botto di mangiare
e guardano…
e guardano…
si guardano davanti,
come alloccuti…
e poi…
Alì (timidamente):
“ Ma quale pubblico?
Che stai sognando, Ciambellano dei Sogni? “
Dormi-veglia:
“ Che dici sognando e sognando…
Certo che sto sognando!
E, per prima, sogno’ Amina!
E poi, pure Morgantina!
Tutti stiamo sognando!
O no?
Tutti sognano
nel teatro dei sogni che è u’mundo!
E tu… puro sogno sei!
E quelli, lì… ( e indica col dito il pubblico )
pure sogni sono,
per noi, sogni veri…
E quindi…
e che, non debbono mangiare?
E che, non si debbono assaggiare la tua cubbaita?
Ma fagliela assaggiare, và…
E fagliela assaggiare! “
E accussì il pasticcere Alì , i maggiordomi
&
i camerieri tutti
del corteo lussuosissimo di Salomone,
pure al pubblico
offrono la cubbaita
&
altra cubbaita
&
ancora cubbaita
di mandorle, noci, sesamo & miele cotto,
che è ...
signori miei,
quella,
è veramente…
vero capolavoro!
Dormi-veglia:
“ E ora che bene abbiamo mangiato,
vediamoci che Sogno d’oro n.3 ci è stato apparecchiato!”
e batte le mani…
Sogno d’oro n.3:
“Io sono sogno vero,
signori miei illustrissimi,
io sono sogno veritiero
e allora vi voglio mostrare
quel che ad Ala-dyno potrebbe capitare…
Potrebbe?
Ahimé, che dico? Già gli è capitato!
Perché come ci dice il proverbio:
"Beni di furtuna
passano comu la luna!"
E pure:
“Gira, rigira,
la mugghieri sempri tira!"
E la qui presente Amina
vero è che è stata un po' cretina:
di un mago travestito si è fidata
cu’ arti di magaria fu imbrugghiata!
E la imbrugghiò unu de’ so’ parenti,
e la imbrugghiò unu ziu-sirpenti
Lo zio di Ala-dyno l’ha imbrogliata!
Di un Malagigi veru, quella si è fidata!"
Amina (sussultando spaventata):
“Un mago ???”
E pure zio ???"
Sogno d’oro n.3:
“ Sì... magu & ziu infami!
Peggio di Malagigi iddu è !
Guarda…”
E, con ampio gesto…
la invita dentro al sogno,
che è lui stesso, appunto…
Entra allora correndo
Alì-Ala-dyno,
che è
tutto ansante & trafelato
&
pare anche affannato.
Iddu, mischinu,
tiene gli occhi fuori della testa
e si sbatte di qua & di là
come forsennato
Siccome poi si sente troppo disperato,
da un lato all'altro della stanza se ne corre,
ma nulla vede, nulla riesce a taliari
Alì Ala-dyn:
“Ah!
Bedda Matri santissima, che cosa mi va a capitari!”
Si tappa la bocca, sussultando,
si guarda di là & di qua,
sospettoso, e poi si torce le mani...
“Uh!
Signore nostro misericordioso,
Allah carissimo
& Macometto pure,
profeta suo gentilissimo,
che cosa mi fate dire!
Troppo disperato sono, manco riesco a pregare
così come si deve fare!
Qualcuno si rubbò la lampadazza…
sicuro!
La lampadazza mia fatatissima
che mi lasciò mia nonna, Fatimà ,
che fata era,segretamente,
& pure magara espertissima
in tutte le magarie possibili & impossibili,
quella mia bella
lampadazza ammaccatela
che, se si strofinava,
un Genio misterioso
fuori se ne spuntava…
E che è e che non è,
in un battibaleno,
quello ti regalava
pure il mondo intero!
Insomma…
(si rivolge al pubblico con confidenza...)
Me ne ero partito per Baalarm
così, a visitare,
seminati, vigni & purrazzi,
i miei sette belli casali,’
i miei tre belli castelli,
le trentasette
gebbie piene d’acqua purissima
che mi appartengono,
le trentatrè trazzere
che, tra ulivi & fichidindia,
pure a me appartengono,
&…
mentre ero lì,
spariu!
Avete capito bene? (al pubblico si rivolge)
Io lì
stavo…
& quelle …
Spariu !!!
Il Genio della lampada me le aveva date,
e all’improvviso quelle
… si sono squagliate!
Devo correre a Baalarm…
Devo andare subita vedere
che cosa è capitato
alla mia casuzza bella
& pure a mia moglie Amina...
Ma anche il cavalluccio mi è sparito
& lo sceccareddu mio bello,
che mi portava i bauli, pure!
Vuol dire che correrò...
Correrò forte...
Amina!Amina!
Che ti capitò
Aminuzza mia bella?
Che ti è capitato??
E correndo, correndo,
sparisce…
dal sogno veritiero sparisce…
e allora
Amina…
“Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhi !!!”
E si butta a terra & i capelli si vuole stappare…
ammaraggiata è, scantata & arriminata
"Mischinedda me
che cosa ho fatto?
Ihhhhhhhhhhhhhhhh !!
Che cosa mi doveva capitare?
Ad Ala-dyno mio un guaio ho combinato…
all’amoruzzu mio sventura ci ho portato!
Ahiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!
Uhiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!
Ohi…ohi..ohi…mé !
Poveruzza ora sono
e poveruzzo adesso è diventato
stu’ marituzzu che mi sono sposato,
che cu’n’ amuri mi sposai a’ cori cuntentu,
che mi sposai per buona sorti & buon ventu…"
Ma ecco che, duci duci, le parla la so' gatta Morgantina e la rincuora...
(CONTINUA)